Il secondo appuntamento del festival “Concerti delle abbazie” si è tenuto a Canzano, nello spazio antistante l’abbazia di San Salvatore, splendida chiesa romanica un tempo nota come “Cappella Scrovegni d’Abruzzo” ma oggi nuovamente inagibile a seguito delle nevicate e delle scosse sismiche del 2017 che hanno compromesso la stabilità del campanile.
Musicisti d’eccezione tutti, a partire dai giovani talenti dell’opening concert, Giulio Gentile al piano (autore, questi, di tre dei godibilissimi brani eseguiti insieme a una Summertime interpretata con originalità), Michele Santoleri alla batteria e Pietro Pancella al contrabbasso.
Il concerto vero e proprio, in continuità stilistica ed estetica con il primo, ha visto esibirsi il Donne note Sextet, compagine d’eccezione con Tony Pancella al piano, il celebre clarinettista Bepi D’Amato, Bruno Marcozzi alla batteria e percussioni, la cantante e nota doppiatrice Giò Giò Rapattoni e l’attore e doppiatore Gerolamo Alchieri, che hanno proposto un viaggio di parole e musica nell’universo di autrici ed interpreti del mondo del jazz e del musical americano come Billie Holiday, Consuelo Velasquez, Carole King, Dorothy Fields, Abbey Lincoln, ma anche recitativi di scrittrici e poetesse come Emily Dickinson, Dorothy Parker, Rupi Kaur, Wislawa Szymborska, Maya Angelou ed Elizabeth Bishop.
La suggestione del luogo, la facciata della chiesa discretamente illuminata con in sequenza con i colori del tricolore, e persino il vento sostenuto e lo stormire delle foglie sui possenti alberi, hanno amplificato la magia del concerto, creando un’atmosfera intensa e allo stesso tempo informale, fatta di coinvolgenti esecuzioni e seducenti dialoghi strumentali e parlati, e regalando al un pubblico un’esperienza davvero unica.
Anche i prossimi due appuntamenti della rassegna si terranno a Canzano. Il primo questa sera, 4 agosto, con Gianmarco Scaglia e il Paul Vertico New Quartet che presentano il repertorio del nuovo disco e, sabato 7 agosto, l’Antonio Onorato New Quartet (opening concert Daniele Mammarella (chitarra fingerstyle).
Un privilegio per il paese, che quest’anno ha mostrato una partecipazione anche più significativa della municipalità e di diversi sponsor che hanno sostenuto convintamente l’iniziativa del direttore artistico, Carlo Michini, egli stesso canzanese ed eccellente pianista, che nel 2014, insieme all’associazione Itaca ha ideato una formula culturale che è cresciuta di anno in anno sia in termini di qualità della proposta sia in termini di impatto territoriale.
La geografia del festival, infatti, ricalca l’itinerario turistico della Valle delle Abbazie, allo scopo di animare i paesi della valle del Vomano tramite percorsi di valorizzazione delle eccellenze artistiche ed architettoniche oltre che delle tipicità territoriali, anche tramite speciali pacchetti promozionali. Quest’anno, inoltre, inoltre, la manifestazione, che già lo scorso anno ha goduto del sostegno del Mibact, ha potuto attingere alle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) in qualità di “Primo festival jazz d’Abruzzo”.
Un prestigioso risultato per una realtà culturale giovane, dinamica ed appassionata che, anche quest’anno ha voluto riservare attenzione alla formazione e alla promozione della musica in special modo tra i ragazzi, che possono seguire le prove aperte dei concerti, fedelmente ad una impostazione che ha contraddistinto la manifestazione sin dagli esordi.