Intenzioni

Come studiosa, prima, e giornalista, poi, ho programmaticamente indagato le possibilità dell’arte, e in particolare del teatro, mio originario ambito di ricerca, di interagire con le intelligenze, le coscienze, le emozioni e le culture degli spettatori. Sono stata cronista e critico militante e nel magma onnicomprensivo delle proposte spettacolari ed artistiche di oltre un ventennio, ho conosciuto l’Abruzzo più autenticamente culturale e collaborato con realtà il più spesso minoritarie ma consapevoli del proprio ruolo e responsabilità e più impegnate in operazioni artistiche oneste e vivificanti. Di queste ho ricercato e testimoniato la capacità di interagire con la contemporaneità e di intrecciare i propri bisogni espressivi con le attese di chi assiste, attribuendo al lavoro artistico etica, necessità e vitalità, oltre a un senso di partecipazione fecondo e influente.

Come osservatrice professionale ho attribuito alla soggettività un valore e all’esperienza estetica la capacità di restituire elementi di riflessione storicamente validi. In quest’ottica “Arti Al Vivo” – progetto editoriale che risale al 2006 e che oggi viene riproposto con le medesime intenzioni e finalità di raccontare la cultura penetrando possibilmente al vivo della sua necessità e valore nell’oggi –  risponde senz’altro al bisogno personale di rintracciare quel filo rosso e provare a tenderlo nuovamente, rinnovando un impegno di testimonianza a favore dell’onestà e del buon senso, della bellezza e del valore.

L’esigenza di condividere esperienze e memorie, di delineare fatti, eventi, persone, percorsi esemplari che abbiano nutrito la scena culturale abruzzese è una delle aspirazioni di questo blog, uno spazio aperto, del resto, ad accogliere anche i contributi liberali di quanti, in linea con le aspirazioni di “Arti al Vivo”, vorranno integrare con loro scritti, materiali e riflessioni, il mosaico delle esperienze culturali più vive e feconde.

Grazia Felli